Disegno da quasi vent’anni con lo pseudonimo di Tappo la popolazione dei Nasuomi e in questo sito mi sono divertito e permesso di riproporne una selezione, con tanto di spunti patafisici.
Nome: Lui è Lui
Cognome: Pisipilli
Nato a: Cotignola
Il: 10 gennaio 1970
Lui è Lui è il grande capo supremo di tutte le popolazioni Nasuome esistenti. E’ un capo silenzioso e crudele. Ama sculacciare i cerbiatti.
Lui è Lo Zio Di Lui è Lui Pisipilli
Suona il sax, ama i Nomadi e beve del whisky al Roxy bar. Odia chiunque sia nato a Cotignola il 10 gennaio o a Premilcuore il 14 maggio.
Lui è Il Cugino Di Lui è Lui Pisipilli
Ha giocato per moltissimi anni a calcio nella Ribelle e sostiene di avere 104 anni. Spesso gli capita di fumare un toscano mentre stira e se lo guardi male perchè pensi che stia impuzzolendo i panni puliti, appoggia con cura il ferro da stiro e alza il dito medio. E’ nato il 14 maggio 1957 a Premilcuore.
Adelaide Pisipilli
Adelaide è la zia di Lui è Lui. Famosissima per le tagliatelle al ragù di Miele. Ha un orto di cotone vicino ad Alfonsine. Da giovane ha fatto i mestieri di cui c’era bisongno, quelli tipici di una famiglia contadina come la sua: la pastorella, la digital coach e la mungitrice.
Lui è L’Altro Zio Di Lui è Lui Pisipilli
Lui è L’Altro Zio Di Lui è Lui è nato a Faenza ma ora vive a Parigi e ha la C3.
Auro Pisipilli
All’apparenza non sembra ma Auro è un centauaro e ama le bistecche di Brontosauro.
San Talberto
Predicatore delle zone umide limitrofe delle Valli di Comacchio. Aveva una piccola imbarcazione con la quale andava in giro a predicare dopo che aveva pescato le acquadelle.
San Tina
Era buona e cara ma se la facevi grossa un calcio nel culo non te lo toglieva nessuno. La sera fumava in veranda guardando il tramonto all’orizzonte. Amava maledettamente i Western.
San Pei
“Non temere, sarai pescatore di uomini” andava dicendo.
I Nasuomi sono una popolazione immaginaria caratterizzata dal profilo di naso importante nella quasi totalità dei casi girato verso sinistra (per loro è la destra). Sono nati e cresciuti nel cuore della Foresta Amazzonica e da circa una ventina di anni affiorano nella bassa Romagna sotto forma di disegni. E’ una popolazione multiforme e multicolore, molto spesso priva di un corpo, molto silenziosa e attenta.Somigliano davvero moltissimo alle persone a cui somigliano.
Tappo è lo pseudonimo con il quale firmo i nasuomi.
Ho iniziato a farli durante le superiori sui banchi, nei libri, nei quaderni, sulle tovagliette del ristorante, sui muri di casa, sulle mie gambe in classe durante l’ora di italiano, durante le telefonate, quando simulavo di prendere appunti a una conferenza, in un bar mentre aspettavo qualcuno e li ho lasciati liberi per il mondo. Ora non so che fine abbiano fatto, molti saranno stati buttati, riciclati, imbiancati, dimenticati in un libro o saranno nelle case di alcuni miei compagni di scuola a loro insaputa dentro un armadio o in un cassetto.
Se li volete ritrovare i Nasuomi sono ghiotti di miele e di cotone. Alcuni di loro fumano, ma non molto, solo una boccata di pipa con tabacco alla vaniglia ogni tanto. Occhio perché non parlano quasi mai. Quando con mie moglie Michela eravamo in attesa della piccola Anna, ho deciso di comprare dei bei blocchi di carta giallina e ruvida per schizzi, delle matite grasse nuove e mi sono messo lì a vedere se ne veniva fuori qualcuno di nuovo e questo è il risultato. Per noi non è semplice, tra miele e cotone ci costano una fortuna, ne abbiamo in casa oltre cinquecento.